23/09/2008 - E´ diventato il business più importante per Sorrento, Positano, Amalfi, Ravello, la penisola sorrentina e la costiera amalfitana.
Un giro di affari che solo a Sorrento non scende al di sotto dei cinque o sei milioni di euro l´anno e che, in controtendenza agli altri settori, continua a prendere sempre più quota ed in costiera amalfitana è favorito dal divieto del vescovo di Castellammare e Sorrento a celebrarli in chiesa per gli stranieri, cosa che molti facevano a Capri, ora dirottati sulla Amalfi Coast. Un fenomeno sempre più in espansione che, col passare degli anni, sta abbattendo ogni tipo di barriera. Se nei primi anni era una moda esclusivamente inglese, il contagio si è diffuso anche al di la dei confini comunitari sbarcando anche negli States e in Australia.
Tutti pazzi per Sorrento, dunque, diventata la “wedding destination” più ambita soprattutto dai cittadini di Sua Maestà la Regina. Il boom fatto registrare da questo settore non è paragonabile a nessun altra iniziativa imprenditoriale o turistica. Secondo i dati diffusi dal solo consolato britannico i matrimoni fra stranieri a Sorrento sono passati dai 500 ai 1449 (dato del 2006), raggiungendo un incremento del 189%. Un mercato sempre in tendenza positiva, con una crescita costante ed esponenziale, grazie anche all´apertura di nuove frontiere in espansione: Germania, Irlanda, Olanda, Stati Uniti e Australia.
Un bel business per la città di Sorrento e per il Comune. Oberata di richieste e di lavoro l´amministrazione ha dovuto destinare un impiegato solo per sbrigare le pratiche necessarie per svolgere il rito civile fra stranieri, dice su Metropolis di oggi Ferdinando Manzo. Pratiche che consentono al Comune di incassare centinaia di migliaia di euro all´anno solo con la “administrative fee”, ovvero la tassa comunale che gli sposini devono versare alle casse comunali per il rito civile.
La cifra oscilla dai 350 ai 600 euro se il matrimonio si svolge fuori dagli orari di ufficio. A conti fatti un giro d´affari che porta nelle casse comunali poco meno di un milione di euro l´anno. Una fonte di guadagno notevole che, a differenza delle altre, non intacca le tasche dei cittadini.
Ed è solo l´inizio, perché dopo viene tutto il resto: sala, banchetto, fiori, musica e chi più ne ha più ne metta. I matrimoni fra stranieri affollano talmente i registri comunali che per gli sposini sorrentini diventa quasi difficile trovare uno spazio libero per le proprie nozze. Ma tassa a parte, il matrimonio prevede molti altri servizi: musica, addobbi floreali, servizi fotografici e abiti matrimoniali - in questo caso le tariffe sono variabili e adatte ad ogni esigenza - e poi, non ultimo, c´è il ricevimento. Per il banchetto nuziale, spulciando fra le offerte on line, c´è una vasta scelta. Gli sposi possono avvalersi di un ampio ventaglio di di proposte a seconda dei gusti e delle tariffe: ristoranti e alberghi della costiera offrono infatti soluzioni per tutte le tasche, che vanno dai 60 ai 210 euro a persona. C´è anche un business collegato, ovviamente, dal volume d´affari ridotto ma di tutto rispetto, che è quello collegato alle bomboniere. Numerosissime le opportunità offerte: da quelle classiche in ceramica o in materiali preziosi come l´argento ai tipici oggetti in legno realizzati dagli artigiani intarsiatori locali (prezzo indicativo dai 7 ai 20 euro).
Un business talmente ghiotto da spingere i tour operator a pensare a pacchetti turistici che comprendono, tra l´altro, soggiorni di 7 o 14 notti. Si va dal pacchetto base con viaggio, soggiorno e celebrazione del matrimonio, ma è possibile usufruire anche di optional come servizi fotografici, rinfresco, ristorante, dolce, carrozzelle e taxì.
E, assieme agli sposini, parenti e amici arrivano a Sorrento per l´evento nuziale. In media circa dieci persone, anche se è accaduto che gli ospiti delle nozze siano arrivati a 70-80. Che dire, infine, dell´apporto economico che i “wedding” offrono alle attività sorrentine con cene e feste pre e post matrimoniali? L´indotto complessivo del business ammonta a diversi milioni di euro l´anno. “Sposatevi a Sorrento, sarà bellissimo”. In questo slogan promozionale si racchiude la vera ricchezza della città del Tasso.
Fonte: positanonews.it
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