3/9/2008 - Applausi convinti per Anne Hathaway in "Rachel Getting Married" al termine dell'anteprima dedicata alla stampa. L'attrice emoziona con i suoi tormenti e sensi di colpa nell'interpretazione di Kym, ragazza che ha trascorso gli ultimi dieci anni in un centro di disintossicazione e fa ritorno a casa per partecipare al matrimonio della sorella Rachel. "Si tratta del ruolo più complesso della mia carriera", ha detto la Hathaway.
"Non ho mai pensato a questo personaggio come torturato e pieno di difficoltà - ha continuato Anne - ma come a una ragazza che cerca dei vivere onestamente il proprio dolore". La protagonista della pellicola è Kym (Anne Hathaway) che torna a casa della famiglia per il matrimoniodella sorella Rachel (Rosemarie Dewitt) e porta con sé una lunga storia di crisipersonali, conflitti familiari e tragedie. La grande quantità di amici presenti almatrimonio della coppia si è riunita per un felice weekend di feste, musica ed amore, ma Kym, con le sue taglienti frasi secche e un’inclinazione naturale a provocare dei drammi, rappresenta un catalizzatore per le tensioni a lungo sopite nelle dinamiche familiari.
Demme, premiatissimo regista del 'Il silenzio degli innocenti', non vuole rinunciare alla sua caratterista di documentarista. In questa ottica, "con 'Rachel Getting Married'-spiega- ho voluto fare un 'filmino di famiglia', bellissimo sì, ma ho voluto che il direttore della fotografia lo filmasse come se fosse uno dei partecipanti al matrimonio, in modo che lo spettatore si sentisse particolarmente coinvolto".
Ma anche la musica ha un ruolo centrale nell'ultima fatica di Demme. "Volevo realizzare un film in cui la musica non fosse solo un elemento della post-produzione, ma nascesse sul momento. Il fatto che lo sposo del film e la sua famiglia siano musicisti mi ha permesso di inserire la musica come presenza continua e mi sono avvalso di bravissimi musicisti, provenienti dal Medio Oriente, soprattutto Iraq, Palestina ed Egitto che avevano già fatto la colonna sonora del mio documentario su Jimmy Carter, presentato l'anno scorso qui a Venezia. Ma c'è stato anche il contributo di musicisti di New Orleans".
Il film è incentrato, oltre che sui rapporti familiari tesi, anche sulla minuziosa preparazione delle nozze in stile indiano della sorella di Kym. Un matrimonio multietnico che vuole essere un modello di convivenza per la moderna America. "Il modo di pensare questo matrimonio -ha infatti spiegato Demme- rappresenta quel tipo di America a cui mi sento molto vicino". Dello stesso avviso anche la sceneggiatrice Jenny Lumet, figlia del famoso regista Sidney: "questa famiglia- afferma- lotta per cercare di ritrovare l'armonia ed è quello che cerchiamo di fare anche noi nel nostro Paese. Dobbiamo combattere insieme per superare i traumi e le cicatrici di questo tempo".
Fonte: tgcom
altre news »
LEAVE A COMMENT